L’estate sta arrivando

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L’articolo dello scorso mese era sfacciatamente dedicato alle donne che, come me, hanno superato gli “anta”.
Questo mese, invece, mi dedicherò ad un argomento che interessa sempre e comunque tutti, ma in particolare ai giovani. Infatti, con l’arrivo dell’estate, le vacanze e le nuove amicizie, si corre maggiormente il rischio di avere rapporti occasionali. Sì, ho proprio parlato di rischio! Infatti, sebbene stando ad una ricerca condotta da un team della statunitense Cornell University il sesso occasionale, per chi ci è “portato”, dà dei benefici, dall’aumento dell’autostima a una riduzione di ansia e depressione, è pur vero che sobrietà e precauzioni sarebbero non soltanto un’avvertenza importante, ma anche un modo per sfruttare al meglio questi incontri.
Sobrietà e precauzioni, dicevamo.
Partiamo dalla prima, la sobrietà. È chiaro che non faccio riferimento solo all’alcol, anche se dovreste sapere che oltre un certo tasso, l’alcol danneggia non solo un bel momento intimo, ma anche quelli futuri!!! Con sobrietà, mi riferisco anche alla capacità che dovremmo avere di vivere l’intimità in modo completo, anche quando sappiamo che durerà solo per quell’incontro o per un’estate.
Intimità che in questo caso fa riferimento all’apertura, al rispetto, alla condivisione del modo in cui si vuol vivere quel momento. Ricordiamoci sempre, cari ragazzi e non, che anche quando siamo sicuri che non rivedremo più quella persona, il rispetto deve farla comunque da padrone, perché se è vero che abbiamo grandi probabilità di non rivedere più l’altro, ogni mattina ritroveremo noi stessi nello specchio e sarà bene provare rispetto per ciò che stiamo guardando!
La seconda avvertenza importante a cui voglio dare voce è la precauzione. Oggi per fortuna sempre di meno si ha difficoltà a comprare ed usare il profilattico, ma quanti di voi sanno davvero da quante cose vi preserva? Tutti voi penserete in primis all’eventualità di una gravidanza, è ovvio! questo infatti é uno dei motivi più diffusi per l’uso del profilattico.
Ma quanti di voi conosco il pericolo e la gravità delle malattie sessualmente trasmesse (MST)?
Oggi finalmente in alcune scuole medie e superiori vengono svolti corsi di educazione sessuale, ma so bene quanto è difficile avere l’attenzione dei ragazzi quando si parla di maturità, pericoli, e tutto quanto non concerne il solo divertimento. É invece davvero importante capire quanto e cosa si rischia. Inizio col dirvi che affinché ci sia la trasmissione di una malattia ci deve essere passaggio di sangue, sperma o secreto vaginale.
Tra le malattie più diffuse ci sono alcuni tipi di candidosi che provoca affezioni quali la vaginite con manifestazioni di prurito, dolore, eritema e produzione di secreto biancastro denso; è tra le più frequenti, fastidiosa, spesso recidivante, ma non è tra le più pericolose. C’è poi l’herpes genitalis che si manifesta con diversi sintomi, sia sistemici come febbre, mialgie, cefalee, sia locali quali dolore, prurito, disuria, secrezioni, mentre le aree genitali mostrano eritema, edema, vescicolazione multipla con tendenza all’ulcerazione dolorosa. Anche in questo caso siamo difronte ad una malattia recidivante, fastidiosa, dolorosa che comporta qualche preoccupazione in più. Abbiamo ancora la sifilide annoverata tra la “vecchie” MST, che ancora si diffonde soprattutto tra le popolazioni più povere.
É una malattia molto complessa che, a differenza delle precedenti, può causare conseguenze anche molto molto gravi.
Ci sono poi due tipi di uretrite, gonococcica e non gonococcica: la prima si manifesta con perdite purulente dal meato uretrale, striate di sangue, disuria e fastidi all’uretra distale, raramente ci sono complicanze. La seconda, invece, è decisamente più pericolosa in quanto ha una sintomatologia molto lieve, a volte assente, con conseguente mancanza di trattamento e danneggiamento dei genitali, soprattutto dell’apparato riproduttivo con conseguenze sulla fertilità. Infine non posso non citare l’HIV volutamente lasciato per ultimo in quanto è di certo quello più conosciuto.
Sicuramente tra le MST è la più diffusa e la più temuta. Sebbene oggi ci sono terapie adatte a migliorare la qualità della vita dei pazienti sieropositivi, riducendo anche la mortalità degli stessi, resta ben inteso che per questa, come per tutte le MST, mortali o non, la prevenzione è l’unica vera arma e se pensiamo al rapporto costi-benefici, non c’è assolutamente giustificazione che tenga per chi sceglie di non adottare la prevenzione.

 

di Olga Paola Zagaroli

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